La storia di Mimi


Mimi, ha 6 anni, fino ai 4 mesi è stata allattata dalla mamma ma successivamente non ha più bevuto latte animale, quello più ricco di proteine. È sempre stata nutrita con una pappa fatta di banane e cavolfiore. Mimi ha sviluppato una malnutrizione cronica che, qualche mese fa, acuendosi ha fatto emergere gonfiore su tutto il corpo, diarrea, nausea, infezione cutanea.
All’ospedale i genitori scoprirono che Mimi aveva bisogno di cure speciali e che Save the Children poteva aiutare la loro bambina. In quell’ospedale infatti Save the Children aveva creato un’unità terapeutica specifica sulla nutrizione (il centro di stabilizzazione), rifornita con tutti i medicinali e i prodotti adeguati per intervenire contro la malnutrizione e gestita da operatori sanitari adeguatamente formati per gestire i casi di malnutrizione acuta con complicazioni. In questo centro Mimi è stata immediatamente sottoposta ad un trattamento specifico, caratterizzato da 3 fasi.
Durante la prima fase, che serve a potenziare il bambino in condizione di estrema debolezza, Mimi è stata nutrita per 8 volte al giorno con latte terapeutico altamente nutriente associato a iniezioni di antibiotici.
Dopo 8 giorni di questa terapia intensiva, la bambina è passata alla fase 2, che ha inizio una volta che i bambini hanno raggiunto un peso ritenuto fuori pericolo. Le è stata quindi somministrata per 4 giorni una seconda soluzione in polvere per stabilizzare e garantire il suo sviluppo nel medio e lungo periodo.
Dopo 13 giorni quindi è iniziata la terza fase: Mimi ha seguito una dieta a base di Pumply’nut, barretta a base di burro di arachidi potenziata da stabilizzatori chimici, distribuito nella struttura sanitaria più vicina al suo villaggio. Questo ha consentito alla bimba di ritornare a casa propria, dove, dopo 21 giorni ha ricominciato a giocare e a ridere.